Quella del bollito di manzo è una delle ricette più amate e uno dei secondi più apprezzati della cucina emiliana. Prepararlo in casa non è complesso, ma è fondamentale tenere a mente 3 priorità: la cura nella scelta dei tagli di carne e il rispetto dei lunghi tempi di cottura. Vediamoli insieme nel dettaglio.
Bollito di manzo: i tagli di carne
Preparare un buon bollito di manzo non può prescindere dalla giusta scelta dei tagli da acquistare. In questo senso, i tagli più adatti sono quelli provenienti dalla parte anteriore del bovino. Tra i migliori troviamo:
- Muscolo: ricavato dalla parte superiore della coscia, è il più indicato in assoluto, magro e della giusta consistenza.
- Polpa di spalla: piuttosto magra e morbida, si trova subito sopra il muscolo.
- Punta di petto e fiocco: ricavati dalla parte superiore del petto.
Chi ama la carne un po’ più grassa, può invece optare per il biancostato, ricavato dal costato, o la scaramella, ricavata dall’addome, che ben si prestano alle lunghe cotture.
Recatevi dal vostro macellaio di fiducia, e acquistate carne freschissima, che riconoscerete da questi particolari:
- Il muscolo ha un colore rosso acceso, senza macchie e zone più scure.
- Il grasso è di color bianco candido.
- La carne è tonica ed elastica, ed un odore delicatissimo, quasi impercettibile!
Una volta acquistata la materia prima per la vostra ricetta, non vi resta che armarvi un po’ di pazienza e cuocerla!
Qualche consiglio per cuocere e condire il bollito.
Se volete preparare un bollito e non un brodo, ricordatevi che la carne va immersa in acqua caldissima, e mai fredda o tiepida: solo così sarete sicuri che la sua superficie si coaguli all’istante, impedendo ai saporiti succhi al suo interno di fuoriuscire.
Fatto questo, ricordatevi che il bollito va cotto molto lentamente (per circa 3 ore) a fuoco bassissimo, in modo che il bollore sia al massimo accennato, e che l’acqua di cottura, va spesso “schiumata”, ossia è necessario che eliminiate le impurità che affiorano in superficie.