Insieme all’obelisco e alla fontana con i leoni, le chiese gemelle sono il simbolo di Piazza del Popolo: immediatamente visibili appena si varca la Porta Flaminia, antico ingresso monumentale di Roma, si stagliano come due guardiani al vertice del famoso tridente, costituito da Via del Babuino, Via del Corso e Via di Ripetta. Oggi sveleremo 3 curiosità che le riguardano, 3 particolari della loro storia che forse in pochi conoscono.
1) Le chiese gemelle sono realmente identiche?
A prima vista Santa Maria in Montesanto (a sinistra) e Santa Maria dei Miracoli (a destra) sembrano uguali, ma non lo sono. Costruite nel ’600 su ordine di Papa Alessandro VII che voleva creare un punto focale che attirasse l’attenzione di tutti coloro che passavano per la piazza, le due chiese in origine avrebbero dovuto essere simmetriche, ma l’architetto Rainaldi dovette fare i conti col fatto che a sinistra lo spazio disponibile era minore rispetto a quello di destra.
Il problema fu risolto dotando Santa Maria dei Miracoli di una cupola ottagonale e Santa Maria in Montesanto di una dodecagonale, forma che permetteva di schiacciarla nel poco spazio disponibile. Sempre per la medesima ragione, la pianta della chiesa a sinistra è ellittica, mentre quella dell’altra è circolare: nonostante questo i due edifici, per un particolare effetto ottico, visti dal centro della piazza sembrano perfettamente uguali.
2) Perché Santa Maria in Montesanto è detta Chiesa degli Artisti?
La chiesa di sinistra deve il suo nome al fatto che venne fatta edificare al posto di un piccolo edificio di culto appartenente ai Carmelitani della provincia di Monte Santo in Sicilia. Quasi tutti però la conosciamo come “Chiesa degli Artisti” perché, a partire dal 1953, divenne sede della cosiddetta Messa degli Artisti: da quasi 70 anni, tutte le domeniche vi si tiene una particolare celebrazione eucaristica cui prendono parte esponenti del mondo della cultura e dell’arte.
La chiesa deve il suo nome a questa tradizione liturgica, ed al fatto che qui vengono tradizionalmente celebrate le esequie di molti personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo.
3) Perché Santa Maria dei Miracoli si chiama così?
Secondo la tradizione, nel 1325 una donna, per salvare suo figlio caduto nel Tevere, invocò un’immagine della Vergine dipinta sulle mura lungo il fiume. Il miracolo avvenne e, come ringraziamento, vicino all’attuale Ponte Margherita venne costruita una cappella dedicata a Maria, dove fu sistemata l’immagine miracolosa.
Dopo essere passata sotto la direzione di varie congregazioni, aver superato varie piene del Tevere, e dopo che l’effige originale della Madonna dei Miracoli venne traferita per sicurezza in un altro luogo, Alessandro VII nel 1661 ordinò la costruzione della nuova chiesa in Piazza del Popolo, che venne ribatezzata Santa Maria dei Miracoli e conserva ancora la copia dell’immagine della Vergine (l’originale oggi si trova nella Chiesa di San Giacomo in Augusta).
Dal Bolognese: la tradizione emiliana a Piazza del Popolo.
Piatti tradizionali, materie prime di alta qualità, ambienti interni raccolti ed accoglienti, un dehors affacciato su una delle piazze più belle di Roma, accanto a Santa Maria dei Miracoli: è il ristorante Dal Bolognese, dagli anni ’60 punto di riferimento per tutti gli amanti della buona cucina.
Il menu comprende i più tradizionali piatti emiliani, proposti seguendo le ricette classiche, dalla pasta fatta in casa al carrello dei bolliti, dagli affettati più pregiati (serviti insieme al classico gnocco fritto) ai contorni di stagione, accompagnati da una ricercata carta dei vini.
Siamo in Piazza del Popolo 1, a Roma, e siamo aperti dal Martedì alla Domenica, a pranzo e a cena.