It seems that everything has already been said and done as regards this Italian speciality, enjoyed worldwide. We all know how it’s made and how delicious it is, but maybe not all are aware of the 5 fun facts we present here today.

1) Mortadella has always been around

The first evidences relating to this cold cut date back to the 1st century A.C. A slab from Roman times is preserved in the archaeological museum of Bologna, showing on one side grazing pigs, and on the other a pestle and mortar.

The ancient “farcimen myrtatum” (the current mortadella) was indeed made crushing pork meat in a mortar. This was then cooked and flavoured with spices and myrtle (hence the name in Latin).

The name mortadella probably derives from the Latin term “mortarium”, meaning mortar.

2) Mortadella was the prerogative of the finest palates.

During the whole of the Renaissance and beyond, the unmistakable flavour of this cold cut was not only the most valued of all, but the favourite among noblemen and notable figures. It was so beloved, that, in the 17th century, the famous Dominican friar, agronomist and mathematician Padre Labat underwent an incredibly long journey from Martinica to Bologna just to try the exquisite mortadella!

It is no coincidence that, at the time, this precious cold cut was worth 3 times more that prosciutto.

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Notice from 1661 – accademiabarilla.it

3) Mortadella was covered under warranty.

A cold cut so appreciated demanded strict quality and origin controls. For this reason, in the 17th century, competent authorities determined that mortadella could be produced exclusively within the walled city of Bologna, from authorised pork butchers, and marked with a wax seal.

The most famous notice dates back to 1661 and was issued by Cardinal Girolamo Farnese in Bologna, in order to block attempts to modify this product, defined as “isquisita perfettione”.

4) Mortadella today.

A long time has passed since the slab depicting the grazing pigs and the pestle. Currently, this cold cut is prepared by finely chopping pork meat and mixing it with fat cubes from the throat of about 1 cm per side. It is then seasoned with spices and stuffed in natural or artificial bladders, to then slow and gradually cook it in special stoves at a temperature of 70 degrees.

You are probably wondering if mortadella is still as appreciated as before. Well, currently, mortadella represents, together with tortellini, the most exported good of the Bolognese food industry…

5) Mortadella has a protected geographic indication (PGI) since 1998.

In the 17th century, Cardinal Farnese already had in mind protecting the true Mortadella from Bologna, but it had to wait until the 90s to earn the Protected Geographic Indication. The rules are very strict and encompass the areas of elaboration and the meat and method used to prepare the Mortadella from Bologna PGI, crown jewel not only of the Emilia region, but of all Italy.

Dal Bolognese: true and simple Emilian cuisine.

mortadella dal bolognese

Mortadella is a cold cut that has always been present in our appetisers. We propose Mortadella from Modena with pistachio PGI, accompanied by fried gnocchi, as tradition dictates.

For three generations we have devoted ourselves following the simple motto of our restaurant: great food, representing the best Emilian traditions, served in a cosy and elegant atmosphere.

Selected cold cuts, homemade fresh pasta, our famous mixed boiled meat dish and an unforgettable wine list that enumerates the best of the national production. The only problem you’ll encounter is choosing.

If you want to try the Emilian cuisine, don’t hesitate to come and visit us in Rome – in Piazza del Popolo 1 – and in Milan, in Via Amedei 8, just a short walk from the Duomo.

We will be happy to offer you a menu designed through experience, tradition, professionalism and, above all, passion for our land.

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Su questa specialità tutta Italiana, croce e delizia dei buongustai di ogni parte del mondo, è stato detto di tutto e di più: tutti sappiamo come è fatta e tutti sappiamo quanto è buona, ma forse non tutti conosciamo 5 piccole curiosità che la riguardano.

1) La Mortadella esiste praticamente da sempre.

Le prime testimonianze che attestano l’esistenza di questo salume risalgono al I secolo d.C.: nel Museo Archeologico di Bologna è conservata una stele di epoca romana che raffigura da un lato dei maialini condotti al pascolo, e dall’altro un mortaio con un pestello.

L’antico “farcimen myrtatum” (l’attuale mortadella) veniva infatti preparato pestando in un mortaio la carne di maiale, che veniva poi cotta ed insaporita con spezie e mirto.

Probabilmente il suo nome deriva proprio dal termine latino “mortarium”, che significa mortaio.

2) La Mortadella era appannaggio dei palati più fini.

Per tutto il Rinascimento ed oltre, il sapore inconfondibile di questo salume non solo fu fra i più apprezzati in assoluto, ma anche il preferito di nobili e personaggi importanti: pensate che il famoso agronomo e matematico frate domenicano Padre Labat, nel 1600 affrontò un lunghissimo viaggio per raggiungere Bologna dalla Martinica, dove aveva assaggiato la squisita Mortadella.

Non a caso questo prezioso salume, all’epoca, arrivò ad avere un costo ben 3 volte superiore a quello del prosciutto.

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Bando 1661 – accademiabarilla.it

3) La Mortadella aveva la garanzia.

Un salume così apprezzato esigeva severi controlli sulla sua qualità e sulla sua provenienza: per questo motivo nel ’600 le autorità competenti stabilirono che la Mortadella poteva essere prodotta esclusivamente entro le mura della città di Bologna, da salumieri autorizzati, e contrassegnata con un sigillo in ceralacca.

Il bando più famoso risale al 1661, e fu emanato a Bologna dal Cardinale Girolamo Farnese, allo scopo di bloccare i tentativi di alterazione di questo prodotto, definito di “isquisita perfettione”.

4) La Mortadella oggi.

Di tempo, dalla stele che rappresentava i maialini ed il pestello ne è passato: attualmente la questo salume viene preparato triturando finemente carne suina, mescolandola con cubetti di grasso di gola di circa 1 cm di lato, insaporendola con spezie ed insaccandola in vesciche naturali o artificiali, per cuocerla in modo lento e graduale in particolari stufe, alla temperatura di 70 gradi.

Vi state chiedendo se la Mortadella è ancora apprezzata come un tempo? Pensate che attualmente rappresenta, insieme ai tortellini, la voce più importante delle esportazioni alimentari di Bologna…

5) Dal 1998 alla Mortadella è stato conferito il marchio IGP.

Ci aveva già pensato il cardinale Farnese nel 1600 a garantire la vera Mortadella di Bologna, che però dalla fine degli anni ’90 si è guadagnata la denominazione di Indicazione Geografica Protetta: il disciplinare è molto severo, e stabilisce le zone di elaborazione, le carni da utilizzare, ed il metodo da seguire per la preparazione della Mortadella Bologna IGP, fiore all’occhiello non solo dell’Emilia, ma di tutta l’Italia.

Dal Bolognese: la vera cucina emiliana, con semplicità.

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La mortadella è un salume che non è mai mancato tra le nostre proposte di antipasto: proponiamo la Mortadella di Modena con pistacchio IGP, accompagnata dallo Gnocco fritto della tradizione.

Il motto del nostro ristorante, frutto dell’impegno e della passione di tre generazioni, è uno solo: ottimo cibo, frutto della migliore tradizione emiliana, servito in un ambiente accogliente e raffinato.

Salumi selezionati, pasta fresca fatta in casa, il nostro famoso carrello dei bolliti e l’immancabile carta dei vini che annovera il meglio della produzione nazionale, non avrete che l’imbarazzo della scelta.

Per provare la cucina emiliana, vi attendiamo a Roma – in Piazza del Popolo 1 – e a Milano, in Via Amedei 8, a due passi dal Duomo.

Saremo lieti di proporvi un menu fatto di esperienza, tradizione, professionalità e, soprattutto, amore perla nostra terra.

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