Tutto ebbe inizio nel 1953, quando fu fondata l’Accademia Italiana della Cucina, istituzione il cui scopo è tuttora quello di tutelare la tradizione gastronomica italiana. Quando si parla di tradizione gastronomica, non si può non pensare immediatamente a Bologna: la Delegazione di San Luca ha riunito 10 ricette simbolo della cucina classica bolognese in un unico documento, depositandolo alla Camera di Commercio. Scopriamo insieme quali sono.
1) Tortellini in brodo.
Conosciuti in tutto il mondo, e di cui abbiamo già parlato nell’articolo dedicato, sono piccoli riquadri di pasta sfoglia farciti di carne tritata, ripiegati nella forma caratteristica che ricorda un ombelico e cotti nel brodo.
2) Lasagne verdi alla bolognese.
Insieme ai tortellini, sono fra i piatti emiliani più conosciuti: abbiamo tutti assaggiato questo ricco primo costituito da sottili strati di pasta sfoglia, inframezzati da ragù di carne. Tutti le conosciamo, ma non tutti sappiamo che le classiche lasagne bolognesi sono verdi (la sfoglia è preparata con gli spinaci).
3) Tagliatelle al ragù.
Fra le ricette della cucina bolognese, un altro grande classico dalle origini antichissime: secondo la leggenda, queste sottili strisce di pasta all’uovo larghe 8 mm, furono inventate in occasione del matrimonio di Lucrezia Borgia con il Duca di Ferrara, nel 1487, mentre il ragù di carne bolognese fece la sua comparsa sulle tavole dei nobili nel 1500. Quando le due specialità si sono incontrate non lo sappiamo di preciso, ma l’importante è che sia successo!
4) Friggione.
E’ una ricca salsa tradizionale bolognese (le cui origini si perdono nella notte dei tempi) preparata con cipolle bianche e pomodori pelati. La sua preparazione richiede un po’ di pazienza, come tutte le cose buone, ma il risultato finale è una golosa crema, da spalmare sui crostini o da usarre come accompagnamento per carni o polenta.
5) Spuma di mortadella.
Nei tempi antichi era considerato il classico piatto di “riciclo”, fatto per non buttare la mortadella avanzata da altre preparazioni (come i tortellini per esempio). Ora è a tutti gli effetti fra le ricette simbolo della cucina bolognese, che viene preparata aggiungendo alla mortadella tritata latte, ricotta e parmigiano.
6) Galantina di pollo (o di cappone).
Fra i secondi piatti emiliani è uno dei più antichi: nacque durante il Rinascimento, ispirandosi probabilmente alla francese “ballotine”, fatta con l’anatra. La preparazione di questo piatto (una volta appannaggio esclusivamente delle ricche famiglie nobili) piuttosto laboriosa, e consiste nel farcire un pollo od un cappone con un ripieno di manzo, prosciutto cotto e mortadella. La galantina va cotta a lungo nel brodo e va servita a fette, rigorosamente fredda.
7) Cotoletta alla bolognese.
Da non confondere con quella alla milanese, questa pietanza è un altro grande classico: viene impanata con uova e pan grattato della fesa di vitello, per poi cuocerla nel nel burro, adagiando su ogni fetta posciutto crudo e parmigiano e terminando la cottura con l’aggiunta di prodo, per rendere il risultato finale ancora più tenero.
8) Gran fritto misto.
La cucina bolognese è ricca, ma questo vero e proprio pitto unico è una delle pietanze più ghiotte in assoluto: viene preparato friggendo praticamente di tutto, dalla carne (costolette d’agnello, crocchette di pollo, mortadella, animelle) alle verdure (zucchine, carciofi, melanzane, funghi, e chi più ne ha più ne metta), dai formaggi ( emmental, mozzarelline) ai dolci (crema pasticcera, ricotta, amaretti).
9) Certosino di Bologna.
Si tratta di un dolce tipico di Natale, la cui origine risale addirittura al Medioevo (probabilmente il suo nome deriva dal fatto che fosse un tempo preparato dai frati certosini) ed è tuttora simbolo delle festività naatalizie. Viene preparato con farina, mandorle, pinoli, cioccolato fondente, miele e canditi, e si riconosce per la classica forma bassa, il colore scuro, e la siuperficie decorata con coloratissima frutta candita.
10) Torta di riso.
Si tratta di un soffice dolce di riso, chiamato anche “degli addobbi” perché in passato veniva cucinato durante la festa del Corpus Domini, quando balconi e finestre erano abbellitti con drappi colorati. Viene preparato cuocendo il riso nel latte, per poi unirlo ad un composto fatto principalmente di uova, zucchero e mandorle tritate, che verrà poi messo in forno. La ricetta è abbastanza semplice, ed il risultato finale garantito.
Dal Bolognese: la tradizione emiliana nel piatto!
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